Emozioni da condividere insieme
Per noi Italiani questa è la definizione di ogni pasto…
Dopo i primi piatti di pasta prodotta con i tre grani che coltiviamo, ci siamo resi conto del sapore profondamente diverso e improvvisamente abbiamo realizzato che non abbiamo mai considerato il grano come l’elemento distintivo della pasta. Siamo abituati a grandi varietà di mele o di pesche ma cosa sappiamo delle 2.000 varietà di grani antichi e della nostra incredibile biodiversità che rende l’Italia il paese più ricco del mondo. Ed allora perché non gustare tutti questi cereali e le sfumature che le diverse situazioni locali donano al grano? Una rivoluzione culturale che parte dal “terroir del grano” e dal valore delle piccole imprese agricole. Il terroir è un concetto noto a tutti gli amanti del vino e associa i profumi del vino all’esposizione del vigneto, la geologia dei suoi, il microclima e le tradizioni locali: in poche parole è il ‘passaporto’ che rende unico un vino. Quando assaggiamo paste prodotte da piccoli appezzamenti, il tipo di suolo e le coltivazioni vicine influenzano i profumi del grano. Due ettari coltivati a grano in mezzo a vigneti, oliveti o boschi hanno sentori che non possono avere le coltivazioni intensive. Il nostro terreno di Paliano è in una valletta incontaminata di arenaria ai piedi dei vigneti ed è circondato da piante di olivo, alloro e alberi da frutta. Mentre a Gavignano siamo al termine di un lungo colle ai piedi dei Monti Lepini con terreni di origine vulcanica totalmente immersi nella natura.
I pranzi della Domenica
Ma tutto questo assume un altro valore quando lo condividiamo con amici, quando condividiamo con tutti l’esperienza della degustazione del grano e poi della pasta.
Dopo i primi pranzi qui a Donna Vittori e le prime tavolate di amici assaggiatori, ci siamo resi conto che questa è la migliore esperienza da fare durante una Domenica Italiana. E attenzione a trovare i giusti condimenti per ogni tipo di grano, ogni grano si adatta meglio a condimenti di pomodoro, verdure, carni e a diverse piccantezze.
E per i più raffinati abbiamo creato l’edizione limitata di pasta prodotta con ‘grano novello’ per una vera esperienza dal campo alla tavola.
Scopri le ricette che alcuni chef hanno preparato con i nostri grani
I nostri Grani
Grano Cappelli
Grano Cappelli
La scelta del grano Cappelli è stata quasi naturale perché è stato il primo grano antico ad essere riscoperto e piantato un po’ in tutta Italia. Ha un colore biondo e un profumo inconfondibile.
Farro o Granfarro
Farro Spelta
Il Farro Spelta o granfarro, un antenato del grano tenero, e noi lo abbiamo usato anche per preparate la nostra birra Happening secondo lo stile Saison belga. La pasta ha un colore nocciola scuro e un sapore molto marcato di grano.
Grano Autonomia B
Grano Autonomia B
Autonomia B è invece un grano tenero che veniva coltivato nell’Italia Centrale fino agli anni ‘50. Grazie alla passione di alcuni coltivatori, si è continuato a piantare a Gavignano. Con il grano tenero in genere si preparano paste fresche, pane e dolci. Il suo colore è chiaro e al sapore trasmette caratteristiche note dolciastre che ricordano i lievitati. Per la legislazione italiana questa non si può chiamare pasta ma specialità alimentare perché è fatta con il 100 % di grano tenero.
Come degustare la nostra Pasta
Per scoprire i sapori autentici dei nostri grani abbiamo ideato un protocollo di degustazione che inizia dalla analisi visiva della pasta cruda in cui si esaminano il colore, la ruvidezza e si odorano i profumi.
Si mettono a confronto i tre grani su tre piattini bianchi per poter apprezzare le differenze. Poi si cucinano le paste in tre pentolini differenti e condiscono con un olio delicato come il nostro olio EVO 100% Rosciola. Si mettono a confronto le paste su tre piattini bianchi e si degustano confrontando i diversi sapori.
A questo punto tutti gli invitati sono pronti a mangiare le paste ognuna condita con il suo giusto condimento.
Potete avere le ricette dei nostri chef scaricando il libro del corso di Assaggiatore di Grani.